
Abbonamenti che aumentano ogni anno, pendolari sempre più arrabbiati
Cresce il malumore per quello che viene considerato un prelievo forzoso
mercoledì 04 gennaio 2017 · Cronaca · di: Redazione
04.01.2017 · Cronaca · di: Redazione
Basta ascoltare i commenti nei battelli e nelle motonavi per capire quanto i pendolari siano infastiditi dai continui aumenti che sono costretti a sciropparsi da qualche anno a questa parte. Quello che non si vuol capire "nelle stanze dei bottoni" è che, siano essi spalmati in tre o in cinque anni, quei soldi bisogna comunque pagarli e quei soldi escono regolarmente dalle tasche dei lavoratori e da quelle delle famiglie degli studenti.
La triste prospettiva è che dopo l’aumento scattato il primo gennaio scorso, all’inizio del 2018 ce ne sarà un altro e all’inizio del 2019 un altro ancora e così via. Un vero e proprio prelievo forzoso a cui chi studia e lavora deve obbligatoriamente sottoporsi.
Ciò che fa più rabbia è che ai cittadini vengono rifilate costantemente notizie banali e scontate come quella dello spargimento del sale per le strade (cosa che è sempre stata fatta anche in passato), mentre una comunicazione come quella dell’aumento degli abbonamenti, viene volutamente tenuta nascosta, sotto traccia. In Comune si preferiscono tacere le cose che non fanno buona pubblicità, anche se sono la verità, ed eventualmente dare spiegazioni solo quando si viene tirati per la giacca.
Intanto, per fare un esempio, una famiglia con tre persone che per lavoro o per studio si recano a Venezia, nel 2017 arriverà a spendere complessivamente anche 70 euro in più di abbonamenti rispetto al 2016. E i prossimi anni sarà ancora peggio.
di Samuele Ghezzo